Il fallimento del risparmio gestito

Si riporta un’analisi ben fatta del Prof. Beppe Scienza, pubblicata sul suo sito www.ilrisparmiotradito.it

Fondi comuni, gestioni patrimoniali, polizze vita e fondi pensioni sono il vero pericolo per il risparmiatore, il cui obiettivo principale dev’essere la sicurezza e la difesa dall’inflazione.

Risultati medi dei singoli impieghi da fine 1998 a fine 2008 al netto di imposte:

risparmio gestito vs bot btp etc

Tra il 2001 e il 2003 si abbatterono sui risparmiatori italiani i crac di Argentina, Cirio e Parmalat. Nel 2008 il copione si ripete con Lehman Brothers e banche islandesi che hanno coinvolto anche diverse polizze vita.

Eppure tutte quelle vicende, per quanta gravi, non sono il peggio.

II cancro che erode i risparmi di circa dieci milioni di italiani è l’industria parassitaria del risparmio gestito. Lo stesso ufficio studi di Mediobanca attesta che i fondi comuni nel loro insieme hanno reso meno dei Bot.

Danni subiti dai risparmiatori italiani

 

CRAC
Cirio, Parmalat, Argentina

Risparmio Gestito

Comlessivamente in
mano agli italiani

18 miliardi €

1000 miliardi €

Danno arrecato ai
risparmiatori

13,5 milirardi €
in tutto

20 miliardi € OGNI ANNO

Risparmiatori
Danneggiati

600.000

10.000.000

Ma sono un fallimento anche esaminando le singole tipologie d’investimento: reddito fisso, azioni ecc. Inoltre è falso che col risparmio gestito si corrano meno rischi. E’ il contrario. Lo dimostrano già solo i casi concreti di perdite superiori al 100%, cosa che non capita mai ai normali risparmiatori che investono da soli.

Analizzando il periodo da fine 1998 a fine 2008 scopriamo infatti che, dati 100 euro iniziali sarebbe stato meglio investire in Bot piuttosto che in un fondo comune.

100 euro sono diventati in media:

Risultati medi dei singoli impieghi da fine 1998 a fine 2008 al netto di imposte

 

in termini
monetari

in potere
d’acquisto

 

Fondi comuni

99,9

80,2

-19,8%

Bot

125,1

100,4

0,4%

 

Fonte: www.ilrisparmiotradito.it

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